Giustizia

Reiner Fuellmich: finalmente ingiustizia è fatta

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Reiner Fuellmich

L'avvocato Reiner Fullmich è stato arrestato a Francoforte e si trova in custodia cautelare. Una delle voci più influenti del movimento anti Covid e anti globalista è stata neutralizzata (per ora), ricorrendo alla collaudata macchina del fango. Se non puoi uccidere la persona, uccidi la sua immagine pubblica, batti la grancassa dei debunker, dei fact-checker, pubblica titoli sensazionalistici. La gente ricorderà questi e non il minuscolo trafiletto assolutorio che verrà pubblicato quando la verità sarà ristabilita. 

La psicologia e il controllo mentale sono cruciali per il Grande Reset

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Reiner Fuellmich

Nell’ottobre 2020 avevamo pubblicato il video-denuncia La pandemia del Covid-19 e i crimini contro l’umanità di Reiner Fuellmich, l’avvocato di fama mondiale che ha portato in tribunale, e fatto condannare, la Volkswagen per la famosa frode sul diesel. Schierandosi contro quello che lui ha definito lo “Scandalo Covid”, Reiner Fuellmich è diventato una pericolosa minaccia per il sistema globalista che ha architettato e diretto la pandemia del COVID-19 con relativi lockdown, ecc. Una minaccia da zittire a tutti i costi.

La pandemia del Covid-19 e i crimini contro l’umanità

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Reiner Fuellmich

Quanto sotto pubblicato è la traduzione della trascrizione della video-dichiarazione rilasciata dall’avvocato tedesco Reiner Fuellmich il 3 ottobre 2020. Si lascia al lettore l'onere di scoprire le analogie con l’Italia. Si noti inoltre che, come per la proprietà commutativa (cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia), in questo contesto “cambiando il nome degli addetti – ad esempio, sostituendo alcuni nomi (di virologi, epidemiologi et similia) con nomi nostrani – il risultato non cambia”.

Covid-19 e diritto alla verità

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Giorgio Agamben

È oramai consuetudine leggere o ascoltare bollettini allarmistici di contagiati, ricoverati, morti che salgono e scendono in un turbinio di numeri senza senso, così come sono diventati consuetudine gli appelli ossessivi dei media al rispetto del distanziamento sociale (che Agamben definisce “un eufemismo introdotto nel lessico quotidiano al posto del più crudo confinamento [1] ) e all’uso della mascherina.

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Coronavirus: misure di contenimento incostituzionali, inadeguate e controproducenti

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Maurizio Giordano

Pubblichiamo questo articolo con l’autorizzazione dell’autore, il giurista piemontese Avv. Maurizio Giordano. Sebbene scritto circa due mesi fa e pubblicato sul Quotidiano Giuridico dello Studio Cataldi, abbiamo scelto di ripubblicarlo perché alcune delle considerazioni sviluppate dall’Avv. Giordano sono oggi ancor più attuali, quasi l’autore, precorrendo i tempi, con mente acuta avesse compreso prima di altri le conseguenze della mala gestio governativa di questa cosiddetta pandemia.

Emergenza sanitaria COVID-19 – Istanza in autotutela

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SARS-CoV-2

Un gruppo di medici (dott. prof. Pasquale Mario Bacco, dott.ssa Antonietta Gatti, dott. Mariano Amici, prof.ssa Carmela Rescigno, dott. Fabio Milani, dott.ssa Maria Grazia Dondini) ha inviato oggi una istanza in autotutela al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e, in conoscenza, ai Governatori delle Regioni.

Comma ammazza-blog. Post dedicato a Gasparri & C.

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No alla legge bavaglio

Premessa: ieri sera (26 settembre, ndr) a PORTA A PORTA si è parlato del comma 29, il cosiddetto ammazza-blog, ma gli spettatori di certo non avranno capito di cosa si tratta. E siccome per Gasparri e dintorni Internet è uno strumento micidiale, è evidente che i nostri politici e la nostra classe dirigente 1) non sanno niente della rete e pure legiferano su di essa 2) non hanno idea del mondo che c'è qui dentro 3) hanno bisogno di un corso full immersion del comma ammazza-blog che stanno per legiferare. Bene il corso glielo offriamo noi, gratuitamente, perché caro Gasparri sì, Internet è uno strumento micidiale di libertà, di creatività, di condivisione di sapere e di conoscenza. Mondi inesplorati, capisco perfettamente (Arianna).

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Caverna e cavernicoli del gossip

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Negli ultimi giorni, navigando sul web, mi sono imbattuto casualmente in alcune pagine, diverse tra loro ma collegate, che mi hanno fatto pensare parecchio. Il filo conduttore che legava queste pagine era Scientology, la filosofia religiosa sviluppata dall'americano Hubbard, ma il pensiero che ne è scaturito riguarda la menzogna insita nell'ignoranza contrapposta alla verità insita nella conoscenza, nella Cultura (con la C maiuscola).

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Obiezione di coscienza per i farmacisti?

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Leggo e riporto da Repubblica del 29 ottobre 2007: «L'obiezione di coscienza – ha detto il pontefice – è un diritto che deve essere riconosciuto alla vostra professione permettendovi di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo le scelte chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia.»

Bambino ha "problemi di apprendimento"... TOLTO AI GENITORI

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Relazione della psicologa determina la temporanea limitazione della potestà. Un famiglia gettata in un incubo. La vicenda ha inizio in una scuola pubblica della provincia di Milano nel 2002, la famiglia attraversa un periodo difficile e a farne le spese è un bambino, lo chiameremo Marco, che dalla scuola viene segnalato ai servizi sociali per "disturbi dell'apprendimento".

La legge sul “controllo mentale” fa male a tutti, pure a te

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Snoopy vignetta

«Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque mediante tecniche di condizionamento della personalità o di suggestione praticate con mezzi materiali o psicologici, pone taluno in uno stato di soggezione continuativa tale da escludere o da limitare grandemente la libertà di autodeterminazione è punito con la reclusione da due a sei anni. Se il fatto è commesso nell'ambito di un gruppo che promuove o pratica attività finalizzate a creare e sfruttare la dipendenza psicologica o fisica delle persone che vi partecipano, ovvero se il colpevole ha agito al fine di commettere un reato, le pene di cui al primo comma sono aumentate da un terzo alla metà».

Patente a punti e Stato di polizia

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In uno Stato di polizia il controllo delle persone viene ossessivamente e perentoriamente demandato alle forze dell'ordine (di vario tipo), le quali hanno il compito tassativo di reprimere la disubbidienza e il dissenso. In uno Stato di polizia non esiste il libero arbìtrio né la libera volontà dell'individuo, essendo queste facoltà sostituite dal volere autoritario degli esercenti il potere.

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Lettera aperta a due vigili urbani

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Carissimi Emilio e Barbara, ci siamo conosciuti il 15 gennaio 2003 alle ore 11,50, allorquando a seguito di un controllo risultò che la mia autovettura non era mai stata soggetta a revisione, e che da un anno esatto (gennaio 2002) stavo andando "impunemente" in giro con l'auto non revisionata. Ah, quale onta, che razza di criminale! Ma mi avevate beccato! Questa volta non l'avrei passata liscia, questa volta il bene e la giustizia avrebbero trionfato sul male!

C'era una volta la libertà

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C'era una volta la libertà..., potrebbe essere il titolo di una favola. Sì, perché quando si parla di libertà si parla di una bella favola. Da piccoli si crede fermamente che la propria vita sarà costellata da principi e principesse, castelli d'orati, giustizia, libertà: tutte belle favole che finiscono con il fatidico «... e vissero felici e contenti...». Ma poi, crescendo, la fede nelle favole se ne va', almeno per buona parte di noi, lasciando il posto a una realtà assai meno idilliaca. Una delle favole più utilizzate dalla "propaganda" è quella della libertà: «Vota per Pinco Pallino e lui lavorerà per la libertà di tutti!». Favole, appunto.