Ha suscitato non poco scalpore un articolo-inchiesta uscito, in questi ultimi giorni, sul giornale britannico The Guardian, sulla spregiudicata politica di commercializzazione degli psicofarmaci, soprattutto antidepressivi. In particolare, lo scandalo denunciato dal Guardian si riferisce al fatto che taluni ricercatori universitari ricevono rilevanti somme di denaro da importanti ditte farmaceutiche, per articoli pubblicati su riviste scientifiche, nei quali vengono decantate le proprietà terapeutiche di nuovi psicofarmaci, prodotti dalle ditte stesse. L'aspetto più sconcertante di tale vicenda è che i veri autori di questi articoli non sarebbero, in realtà, i professori universitari che li hanno firmati, bensì gli uffici di propaganda delle stesse ditte produttrici degli psicofarmaci.