La scienza inventa balle

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Nobel per la Chimica nel '93 per la scoperta della PRC (la reazione a catena della polimerasi), Kary Mullis, 59 anni, vive in California dove può coltivare la grande passione del surf. Poche scoperte hanno rivoluzionato in maniera così drastica e repentina la biologia molecolare come la PCR, metodo sorprendentemente semplice di fare copie illimitate di DNA, con ricadute decisive in campi diversissimi, dai laboratori di ricerca, ai centri diagnostici degli ospedali, alle aule dei tribunali. Le sue idee circa la ricerca sull'Aids, «uno dei peggiori kolossal nella storia della medicina moderna», sono note e lo hanno portato in aperto contrasto con Luc Montagnier e Robert Gallo, che chiama confidenzialmente "Bob". Kary Mullis è stato recentemente a Bologna con la moglie Nancy, su invito di Nutrinforma, il network di studiosi internazionali che analizza i rapporti tra nutrizione e salute, nel cui comitato scientifico, presieduto da Massimo Cocchi, figurano anche l'ex ministro per le politiche agricole Paolo Di Castro, il biologo molecolare americano Terrance Leighton e lo stesso premio Nobel.

Mosher: non voglio più esserne complice

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LO PSICHIATRA LOREN MOSHER SI È RECENTEMENTE DIMESSO PER DISACCORDO dalla American Psychiatric Association, contestando il fatto che alcuni suoi colleghi fossero troppo pronti a usare farmaci a causa di quella che lui definisce una "scellerata lega" tra psichiatri e industrie farmaceutiche. Un numero notevole di casi di diagnosi sbagliate e fraudolente supportano questo suo punto di vista: che la salute del paziente possa essere messa a repentaglio.

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È una scienza bestiale

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In un articolo apparso su Virgilio (Sapere e libri - Home > Just use it! > Parità tra i sessi?) del marzo 2003, il direttore del CEND dell'Università di Milano, Adriana Maggi, afferma «...che gli ormoni sono in grado, attraverso il cervello, di regolare diverse funzioni: l'apprendimento, per esempio, ma anche le attività cognitive e quindi il modo di pensare.

Chiesa e olocausto - Una nuova questione morale

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Perché la Chiesa cattolica ha scomunicato tutti i leader comunisti del mondo, ma ha tenuto un servizio funebre speciale per Adolf Hitler? Perché molti prelati hanno coraggiosamente attaccato l’eccidio dei malati di mente perpetrato dai nazisti, senza dire mai una parola sullo sterminio degli ebrei? E perché la messa del Venerdì santo contiene ancora oggi una lunga lista di passi che può anche essere letta come un’accusa a tutto il popolo ebraico per l’omicidio di Gesù? Il tentativo di dare una risposta a queste ed altre domande altrettanto antiche e scabrose è alla base di Una questione morale (Mondadori), il nuovo libro di Daniel Goldhagen, docente a Harvard ed autore dell’acclamato – ed altrettanto controverso – I volonterosi carnefici di Hitler, del ’97.

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L’olocausto psichiatrico

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Pazienti in un manicomio

La psichiatria inizia nel 17° secolo in Francia, col sistema degli ospedali statali per i malati di mente; prima della creazione di queste istituzioni non si può realmente parlare di psichiatria. Nei secoli 17° e 18° si assiste all'inizio della rivoluzione industriale ed alla crescita di grandi agglomerati urbani; in queste città ci sono poveri, gente bisognosa di aiuto, gente senza famiglia, disgraziati ed emarginati di ogni sorta, in un sistema sociale disorganizzato e marcato da una forte disoccupazione. Tutto ciò presentava un nuovo problema per le autorità.

I problemi quotidiani stanno diventando “malattie”?

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NEW YORK, 12 Aprile 2002 - Secondo alcuni esperti i recenti avanzamenti medici e la conseguente invasione di farmaci intesi per una serie di malanni, minaccia di "medicalizzare" ogni condizione e ogni comportamento umano. Inoltre, dicono, l'avvento degli screening genetici potrebbe alla fine significare che le persone apparentemente sane saranno etichettate "malate" decadi prima di una diagnosi reale.

Siamo donne o caporali?

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Recentemente i media hanno dato notizia dell'avvento del Viagra rosa, il farmaco per combattere l'impotenza femminile, e dell'impegno profuso delle case farmaceutiche nel convincere il mondo intero che "le donne sono malate" e vanno curate con il nuovo Viagra. Sempre in questi giorni sta montando lo scandalo Glaxo, la multinazionale farmaceutica coinvolta in dubbie operazioni "pubblicitarie". Ora è la volta del Seasonal, la nuova pillola anticoncezionale che riduce le mestruazioni da 13 a solo 4 in un anno.

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TV e violenza: legame confermato

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Più di un’ora davanti alla televisione, e un individuo – indipendentemente dal sesso – diventa violento. Ma se si tratta di un adolescente, e maschio, il problema è ancora più grave. A suggerirlo è uno studio compiuto alla Columbia University di New York, e coordinato dal Jeffrey Johnson: «L’elemento discriminante è proprio la soglia dell’ora quotidiana davanti alla tivù. I danni psicologici sono evidenti, tanto che noi raccomandiamo vivamente ai genitori di non lasciare i figli davanti al televisore per più di un’ora al giorno», spiega Johnson. «Il perché è semplice: il 60 per cento dei programmi contiene scene di violenza, e nel corso di un’ora di programmazione, anche presa a caso, si assiste da tre a cinque atti di violenza».

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Quegli intrecci perversi tra industria e boss universitari

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A seguito dello scandalo Glaxo, il quotidiano Il Giorno ha pubblicato una interessante intervista allo psichiatra Camillo Valgimigli secondo il quale «... nel giro di pochi giorni, l'industria farmaceutica passerà per vittima». Valgimigli denuncia anche che «Nell'ambito della psichiatria e della neuropsichiatria infantile in particolare, la strategia dell'industria è arrivata ad inventarsi nuove patologie per catturare persone sane.

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Lettera aperta a due vigili urbani

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Carissimi Emilio e Barbara, ci siamo conosciuti il 15 gennaio 2003 alle ore 11,50, allorquando a seguito di un controllo risultò che la mia autovettura non era mai stata soggetta a revisione, e che da un anno esatto (gennaio 2002) stavo andando "impunemente" in giro con l'auto non revisionata. Ah, quale onta, che razza di criminale! Ma mi avevate beccato! Questa volta non l'avrei passata liscia, questa volta il bene e la giustizia avrebbero trionfato sul male!

Glaxo: la farmatruffa

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GlaxoSmithKline

Pubblichiamo due articoli che illustrano brevemente l'entità e le modalità del fenomeno. Oggi 14 febbraio 2003 alcuni quotidiani davano notizia che lo scandalo della truffa farmaceutica è approdato anche negli Stati Uniti d'America, e anche lì la principale protagonista sarebbe la GlaxoSmithKline. Tutto questo "baccano", però, ci crea sentimenti contrastanti: da un lato ci fa piacere che una tale "cattiva abitudine" venga smascherata e denunciata all'opinione pubblica. Dall'altro lato non capiamo come mai salti fuori solo adesso e solo per la Glaxo; lo si è sempre saputo, e non è un vezzo esclusivo della Glaxo o dei Poggiolini-De Lorenzo. Non sarà per caso solo un'abile operazione di marketing per "fissare" indelebilmente il marchio nelle menti del volgo? Oppure un'operazione atta a perorare qualche "necessità speciale" o qualche "legge speciale"? Ai posteri...

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USA, il Prozac ai bambini

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Lo psicoterapeuta infantile Federico Bianchi di Castelbianco boccia l'uso del famoso antidepressivo per i più piccoli. «Non c'è base scientifica che giustifichi queste scelte. I figli vanno ascoltati, non serve cercare scorciatoie».

«Ci mancava soltanto questo. È la dimostrazione ormai che tutto è possibile. Il Prozac è un farmaco che è utilizzato per i grandi e che tutti sono ansiosi di impiegare anche sui piccini, i quali, secondo qualche cervello fuori della realtà, hanno bisogno urgente d'antidepressivi».

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Il businness della salute

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A livello mondiale quello farmaceutico è un business da 400 miliardi di dollari (dati riferiti al 2001-2002). Tradotto in euro fanno circa 410 miliardi. Ulteriormente tradotto in vecchie lire (per avere un termine di paragone familiare) superano abbondantemente gli 800mila miliardi. Una cifra colossale creata con delle "minuscole pillole".

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I paradossi teologici e giuridici della giusta guerra

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Credevamo che la religione cattolica fosse portatrice di un messaggio di amore, di fratellanza fra gli uomini, di pace e di condanna per la guerra. Pensavamo che "porgere l'altra guancia" significasse non cedere alla violenza e all'odio. Oggi, leggendo i quotidiani, ci siamo accorti di essere in errore. Infatti don Gianni Baget-Bozzo, il "don" molto vicino a Berlusconi, alla domanda della giornalista Flavia Baldi «Ma i cattolici, oggi, non sono perlopiù pacifisti?», risponde che «Se sono per definizione pacifisti non sono cattolici. Perché la dottrina della Chiesa cristiana ammette la giusta guerra. La Chiesa ha praticato la giusta guerra».

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