Ma i SerT cosa sono?

Pubblicato da Redazione il
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Leggo sulla pagina regionale di un quotidiano il rapporto sull'attività annuale del SerT di Modena.

Sono convinto che sia, numeri a parte, identico a quello di Roma, Torino o Bologna, ma quello che mi stupisce sempre, tutti gli anni che viene divulgato, è la mancanza di quell'informazione che dovrebbe essere invece l'unica vera ed importante: quante persone che si sono rivolte al SerT hanno definitivamente cessato la loro dipendenza?

Credo sia importante dare ai cittadini alcune informazioni che non troveranno mai in quei rapporti sterili che ci vengono propinati: il SerT negli ultimi trent'anni ha avuto una evoluzione scientifica pari allo zero. Trent'anni fa, quando i tossici avevano i capelli lunghi, chi si rivolgeva al SerT (allora Not, poi CTST) riceveva metadone, psicofarmaci e dopo qualche mese si sentiva etichettare come "irrecuperabile". Oggi, dicembre 2005, un tossico che si rivolga al SerT riceve metadone, psicofarmaci e dopo qualche mese viene etichettato (non diagnosticato, la scienza è cosa ben più seria) "tossicodipendente cronico".

Se questo glorioso progresso delle terapie dei SerT fosse costellato di successi, probabilmente non ci sarebbe nulla da ridire: ma riflettete un attimo, conoscete qualcuno che con le sole "cure" elencate prima abbia definitivamente smesso con la droga. Se si, mi spiegate perché i rapporti annuali dei SerT ignorano l'unica vera informazione che i cittadini vorrebbero leggere, e cioè quanti utenti dei SerT hanno smesso per sempre seguendo quelle ancestrali terapie?

Io ho una risposta: le cure metadoniche non aiutano a smettere perché sommano la dipendenza da eroina con quella da oppiacei sintetici, gli psicofarmaci non aiutano a smettere perché invece che far prendere responsabilità per la propria condizione al tossico lo anestetizzano, l'etichettatura di tossico cronico non ha nessuna base scientifica ed è un obbrobrio dal punto di vista medico. E allora i SerT cosa sono?

Se esistono per mantenere i drogati come tali per tutta la loro esistenza, come cittadino sono abbastanza schifato. Se esistono per curare le malattie correlate all'uso di droghe, bè, credo che lo potrebbero fare benissimo anche i medici di famiglia. Se esistono per fare da filtro tra la piazza e le comunità, sono alla stregua di tante associazioni di volontari che fanno lo stesso lavoro egregiamente. E allora?

Sappiate, cittadini contribuenti, che i SerT dovrebbero aiutare i loro utenti a smettere con le droghe: come si spiega allora che un ragazzo sia più facile da curare in comunità se vi arriva direttamente dalla piazza, piuttosto che dopo essere passato dai SerT? Perché un ragazzo intossicato di eroina deve essere intossicato anche di metadone e psicofarmaci in nome di un aiuto che tale non è?

Not in my name, per riprendere uno slogan pacifista.

Il Tarlo

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