Il Grande inganno: da Maastricht a Lisbona
Premessa: nel corso di questi anni ho scritto diversi articoli sottolineando alcune sentenze o leggi che, a mio parere, presentavano diverse anomalie:
Premessa: nel corso di questi anni ho scritto diversi articoli sottolineando alcune sentenze o leggi che, a mio parere, presentavano diverse anomalie:
Mentre la nostra politica è alle prese con escort, trans, coca e chissà cos'altro, Draghi, personaggio dal nome quanto mai sintomatico, tira le fila della cricca bancaria mondiale e detta ai governi le regole del "buon vivere". L'articolo seguente illustra bene lo scenario del potere. Al termine c'è una soluzione e un'esortazione: si riferiscono alla situazione americana, ma possono benissimo essere adottate e adattate a quella italiana.
Questa è una storia che è emersa circa una settimana fa sul quotidiano LA Times ed è stata ripresa dal Wall Street Journal. Spiacente se l'avete già sentita, ma l'ho trovata troppo divertente e bizzarra per non farne menzione.
Wegelin, è la più antica delle banche svizzere (1741). Nel seguente bollettino si toglie qualche sassolino dalla scarpa sulle subdole intenzioni del governo Affama (sinonimo ironico di Obama). Se fosse la solita newsletter cospirazionista a raccomandare di stare alla larga dagli USA non sarebbe una novità, ma quando lo fa il più antico banchiere svizzero... È affascinante, ne consigliamo la lettura.
Pubblichiamo la traduzione di questo "segreto terribile" che sta per modificare sensibilmente le nostre vite. Leggilo con attenzione e, se lo ritieni opportuno, diffondilo più che puoi. In fin dei conti un segreto è tale solo se non lo si conosce.
di John Rubino - 14 luglio 2009 - Tratto da http://www.dollarcollapse.com
Dai titoli tecnologici ai rincari del petrolio, Goldman Sachs ha architettato tutte le più importanti manipolazioni del mercato fin dalla Grande Depressione, e lo sta facendo ancora.
di MATT TAIBBI - Tratto da RollingStone
Pubblichiamo in tempo quasi reale questa analisi sul futuro prossimo dell'attuale modello socio-economico. È un quadro impietoso e poco "allegro". Com'era impietosa e poco allegra l'analisi sul futuro del mondo che veniva fatta negli anni 1930 dai pochi in grado (o disposti) a volersi rendere conto di cosa stava succedendo. Oggi, come allora, i segnali ci sono forti e chiari. Sta alla coscienza dei singoli decidere se e cosa vedere!
All'interno del mondo globalizzato sta emergendo una divisione sempre più profonda che avrà conseguenze assai gravi sulla futura stabilità economica e politica delle nazioni del G7. La divisione è tra le nazioni radicate all'interno del sistema del dollaro, comprese quelle dell'Eurozona, e le economie emergenti - specialmente le BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) - dove nuovi mercati e aree economiche stanno rapidamente rimpiazzando la loro eccessiva dipendenza dagli Stati Uniti come principale mercato d'esportazione e primaria fonte d'investimento finanziario.
Quando nel 2010 fallirà la ripresa dalla Più Grande Depressione, finirà il mondo che conosciamo. Diversi giorni fa Human Events ha avuto l'opportunità di intervistare lo straordinario esperto in previsioni Gerald Celente, Presidente del Trends Research Institute; il futuro che lui prevede appare effettivamente tetro. Di fatto, per come la vede Celente, la Grande Depressione sembrerà mite al confronto, dato che ciò che attende gli americani nel 2011 colpirà con la forza di un uragano Katrina finanziario.
Wall Street va ripetendo che i mercati si muovono in modo casuale riflettendo l'opinione collettiva degli investitori. La verità è l'esatto contrario. La mano visibile del governo e gli insider (persone che hanno accesso a informazioni riservate) controllano i mercati e li manipolano al rialzo o al ribasso a scopo di profitto, sia che si tratti di azioni, obbligazioni, materie prime o valute.