Non fare nulla: rimani lì!

Pubblicato da Redazione il
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Ippocrate

"L'arte della medicina consiste nel divertire il paziente mentre la natura cura la malattia." - Voltaire

Il medico vuole curare il paziente e il paziente vuole essere curato dal medico. Questa simbiosi naturale, comunque, nasconde ciò che c'è di sbagliato nella medicina.

C'è una grande pressione sul medico a fare qualcosa, ma spesso quello che ha da offrire è inadeguato, inefficace o, peggio, pericoloso.

HRT (hormone replacement therapy) è l'esempio più recente di ciò, ma la medicina si è cosparsa di casi simili negli anni. Come ha rivelato, di recente, un funzionario della Glaxo, i farmaci hanno effetto solo sul 30% dei pazienti. Ed è sempre stato così.

In un saggio riflessivo, Jenny Doust, un'anziana ricercatrice membro della "Queensland University", ha tentato di chiarire il paradosso. Perché noi, come società, insistiamo con un modello medico che non può guarirci regolarmente?

È in parte dovuto alla ragione molto pratica che, per molte persone, non c'è un'altra opzione. Ma la cosa è molto più profonda, e include tutto il rituale e la mistica associati con la medicina moderna, che è il sostituto ideale della religione in un'epoca laica. La malattia stessa è spesso misteriosa, ed il malato confuso può credere che la malattia risponderà solo alle cure del prete moderno con il camice bianco, l'esperto ospedaliero.

L'esperto viene messo dalla società nella posizione in cui lo si ritiene capace di dare le soluzioni. Così egli risponde ordinando una moltitudine di esami che svariati dibattimenti hanno dimostrato essere inutili.

In base a questi esami egli può prescrivere dei farmaci che probabilmente non funzioneranno, o eseguire un'operazione chirurgica che può o meno essere efficace.

Di fronte a qualcuno che soffre, la reazione più umana è provare a fare qualcosa, non importa quanto inadeguato possa essere. Nel passato eseguivamo qualunque tipo di supplica per placare gli dei, e per assicurarci un buon raccolto. Nonostante i grandi progressi scientifici che abbiamo fatto, possiamo ancora essere raggiunti dalle forze oscure della malattia. Ma la scienza ci ha insegnato perché i raccolti mancano, e ha poco a che fare con gli dei della pioggia. Se noi capissimo meglio perché i nostri corpi si ammalano, e anche la causa spirituale ed emotiva della malattie, forse non avremmo bisogno di chiamare i nostri "preti-medici" così prontamente.

(Source: British Medical Journal, 2004; 328: 474-5).

Tratto da: WHAT DOCTORS DON'T TELL YOU - E-NEWS BROADCAST No. 80 - 29 Apr 2004

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