La grande svendita di Obama

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Il 9 dicembre 2009 Matt Taibbi, l'autore de Il grande fabbricatore di bolle americano, ha pubblicato un altro articolo da non perdere dal titolo La grande svendita di Obama, sottotitolo Il più drammatico voltafaccia della storia politica americana oppure un candidato inesperto scelto dall'elite finanziaria come burattino per portare a termine la rapina del secolo?

Di seguito pubblichiamo una traduzione parziale tratta da mercatoliberonews. Per leggere tutto l'articolo (in inglese) visita rollingstone.com.


di MATT TAIBBI

Il più drammatico voltafaccia della storia politica americana oppure un candidato inesperto scelto dall'elite finanziaria come burattino per portare a termine la rapina del secolo?

Eletto nel bel mezzo di una crisi economica Barack Obama aveva un chiaro mandato per tenere a freno a Wall Street e per un "cambiamento in cui possiamo credere" che ha suscitato entusiasmo in tutto il mondo, pari solo a quello creato da John Kennedy prima di lui. Ciò che ha fatto invece è stato avvallare una delle più grandi rapine della storia e anche dopo i mega salvataggi delle banche non è ancora finita, continua anche questo mese. Alcune parti della nuova riforma finanziaria in discussione sfiorano la follia, minacciando di amplificare enormemente il potere politico di Wall Street perchè i consiglieri di Obama hanno chiesto la settimana scorsa, nel disegno di legge in esame al Senato, il potere di ottenere che i piani di salvataggio da 700 miliardi passino senza nemmeno andare al Congresso per l'approvazione come l'anno scorso, e senza fornire ai contribuenti un centesimo di equity delle banche.

Come siamo arrivati fino a questo punto? È iniziato pochi istanti dopo le elezioni e quasi nessuno ne ha parlato finora.

"Ma basta guardare la sequenza del salvataggio di Citigroup", dice un consulente democratico. "È stupefacente! E nessuno ha detto niente!".

Barack Obama era ancora solo il presidente eletto non ancora dentro la Casa Bianca, ma il piano di salvataggio per 306 miliardi dollari totali, incluse le garanzie di Citigroup, era già stato il primo atto importante della sua presidenza. Al fine di cogliere l'orrore di ciò che è avvenuto, tuttavia, torniamo a poche settimane prima, 5 novembre 2008, il giorno dopo l'elezione di Obama.

Questo è stato il giorno in cui Obama ha annunciato il suo team. Sebbene molti dei nomi fossero noti, l'ex capo del personale di Bill Clinton, John Podesta, la confidente di Obama Valerie Jarrett, l'elenco è stato rilevante per gli esclusi sul versante economico: Austan Goolsbee, economista dell'Università di Chicago, consigliere di Obama durante la campagna, e Karen Kornbluh, che aveva scritto la piattaforma del Partito Democratico. Entrambi avevano sottolineato i temi populisti durante la campagna: Kornbluh era nota per la spinta a concentrarsi sulla situazione della classe media e lavoratrice, mentre Goolsbee è stato un critico aggressivo di Wall Street, dichiarava che i dirigenti AIG dovrebbero ricevere un "Premio Nobel per il Male".

Ma il 5 novembre entrambi sono stati banditi dal team economico e sostituiti con un gruppo di banchieri di Wall Street. A guidare la ricerca del nuovo team del presidente Obama c'era il suo amico intimo e compagno di classe ad Harvard, Michael Froman, diventato top manager di Citigroup. Froman è stato uno dei maggiori organizzatori della raccolta di fondi elettorali, e aveva introdotto Obama come candidato ai pezzi grossi, primo fra tutti il suo mentore Bob Rubin, ex presidente di Goldman Sachs che era stato segretario del Tesoro sotto Bill Clinton. Froman aveva prestato servizio come capo del personale di Bob Rubin al Tesoro e aveva seguito il suo capo, quando ha lasciato l'amministrazione Clinton, per fungere da consulente senior a Citigroup (un massiccio nuovo conglomerato finanziario creato da iniziative di deregolamentazione spinte attraverso Rubin da se stesso nel 1996-1997).

Incredibilmente Froman non si dimette da Citigroup per ben due mesi dopo essere passato alla Casa Bianca con Obama. Per aiutare Obama a scegliere la squadra economica Froman porta... Jamie Rubin, il figlio di Bob Rubin. Il papà di Jamie era passato da Ministro del Tesoro nel 1999 a guadagnare $ 15 milioni con Citigroup che nel 2008 è appena crollata ed è praticamente fallita (dopo che papà Rubin l'aveva spinta ad investire massicciamente in "mortgage-backed" CDO e altro debito esotico sui mutui...)

Sotto George W. Bush, ancora formalmente in carica, negli ultimi mesi chi conta è solo il Ministro del Tesoro Henry Paulson, un ex capo di Goldman Sachs, e il capo della Fed di New York Timothy Geithner (che aveva servito sotto Bob Rubin nella Casa Bianca di Clinton fino al 1999).

Il 23 novembre 2008, viene annunciato un accordo in cui il governo che salva Citigroup (grafico) di cui è presidente Bob Rubin con un massiccio intervento fatto di miliardi in contanti e garanzie per i suoi debiti. Si tratta di un terribile accordo per il governo, quasi universalmente stroncato dagli economisti, un oltraggio a chi paga le tasse. Secondo l'accordo, la banca riceve 20 miliardi dollari in contanti, oltre ai 25 miliardi dollari che aveva già ricevuto poche settimane prima come parte del Troubled Asset Relief Program. (TARP) Ma questo è solo l'antipasto. Il governo si impegna a carico dei contribuenti per un massimo di 277 miliardi dollari in perdite eventuali sulle attività a bilancio di Citi, molto del quale è in CDO tossici che Rubin aveva aveva spinto negli anni precedenti. Nessun dirigente di Citi viene sostituito e pochi restrizione vengono messe sui miliardi iniettati. "Se c'erano dubbi circa il primato di Wall Street", l'ex segretario al lavoro Robert Reich, dichiara quando il salvataggio è annunciato ", i dubbi sono stati eliminati"

Uno dei protetti di Bob Rubin degli anni di Clinton, il capo della Fed di New York Geithner, è intimamente coinvolto nei negoziati per Citigroup. Quando a dicembre la squadra di transizione di Obama viene annunciata il Segretario del Tesoro di Obama risulta essere: Timothy Geithner

Geithner, in altre parole, viene assunto a capo del Tesoro degli Stati Uniti da un dirigente di Citigroup - Michael Froman - mentre sta concededendo un regalo enorme a Citigroup coi soldi pubblici (quelli che Geithner ha appena negoziato coi capi di Citi come Bob Rubin)

Il Dow Jones quel giorno immediatamente in borsa esplode e la borsa fa 11,8 per cento il giorno dell'annuncio del salvataggio. Citi salta su del +58 per cento in un singolo giorno e JP Morgan Chase, Merrill Lynch e Morgan Stanley del 20 per cento.Nel gennaio 2009, poco più di un mese dopo il salvataggio, Citigroup paga a Froman un bonus di fine rapporto di 2,2 milioni dollari. Ma come scandaloso, come è stato, che si sarebbe dimostrato payoff da cambiare scamone per la folla banchiere, che stavano per arrivare tutto quello che volevano - e più - dal nuovo Presidente.

Bob Rubin, come Segretario del Tesoro sotto Clinton, è stato la forza trainante dietro due infami azioni che sono la causa primaria della crisi finanziaria dello scorso anno: l'abrogazione della Glass-Steagall Act (approvato specificamente per legalizzare la Citigroup megamerger) e la deregolamentazione del mercato dei derivati esotici OTC sul debito che risulta in pratica un mercato oscuro, dove nessuno può sapere cosa viene trattato tra le banche. Avendo innescato la bomba a orologeria, Rubin passa nel 2000 a Citigroup, che esprime la sua gratitudine dandogli 126 milioni dollari per i prossimi otto anni fino al 2008, durante i quali Rubin sollecitando una strategia di investimento in derivati sui mutui che ha quasi distrutto la società nel 2008

Dopodichè, pur avendo contribuito prima come Segretario del Tesoro sotto Clinton allla deregolamentazione totale dei derivti esotici OTC (che Warren Buffett definisce "armi di distruzione finanziaria di massa") e poi come presidente a Citigroup più di ogni altro individuo singolarmente alla crisi, Bob Rubin diventa l'uomo che Barack Obama sceglie per costruire il suo tema economico, che risulta composto da tutti i collaboratori di Rubin precedenti

Ci sono quattro modi principali per essere collegato a Bob Rubin: attraverso Goldman Sachs, l'amministrazione Clinton, Citigroup e, infine, il Progetto Hamilton, un think tank di Rubin che promuove la Globalizzazione e la Deregolamentazione Finanziaria a 360 gradi.

Al Tesoro ora infatti va Tim Geithner, che ha lavorato sotto Rubin negli anni di Clinton e come suo consigliere" arriva Lewis Alexander, l'ex capo economista di Citigroup, uno che consiglia Citi ancora nel 2007, che "il crollo imminente dell'immobiliare non è una cosa di cui preoccuparsi...". Altri due top "consiglieri" di Geithner sono Gene Sperling e Lael Brainard , incredibile ma vero, hanno lavorato con Rubin al National Economic Council quando era Ministro del Tesoro.

Come direttore del National Economic Council di Obama, nel frattempo, Obama installa il suo "czar economico" Larry Summers, che era stato il protetto di Bob Rubin al Tesoro e poi nell'ultimo anno con Clinton lo aveva sostituito come Ministro del Tesoro quando Rubin era passato a Citigroup. Summers è stato poi presidente di Harvard a cui ha fatto perdere 1.8 miliardi spingendola ad investire sui derivati. Appena al di sotto Summers è Jason Furman, che ha lavorato per Rubin nella Casa Bianca di Clinton ed è stato uno dei primi direttori del "Hamilton Project" la fondazione di (chi altro ?) Bob Rubin. La nomina di Furman porta un sostenitore accanito degli accordi di "libero scambio" come il NAFTA e fanatico pro-globalizzazione, che scrive rapporti come "Wal-Mart: una Storia di Successo" e fornisce uno dei primi indizi che Obama aveva solo fatto propaganda durante la campagna elettorale dicendo che avrebbe rinegoziato NAFTA. Gli accordi NAFTA hanno spinto la distruzione di milioni di posti di lavoro di colletti blu, tutti spostati in Asia. Dopo l'assunzione di Furman la Casa Bianca tranquillamente smette di parlare di rinegoziare l'accordo commerciale. "Il presidente ha detto che prenderemo in esame tutte le nostre opzioni, ma penso che possano essere affrontate senza dover riaprire l'accordo...".

Anche perchè Obama ha ingaggiato per servire a fianco di Furman al NEC la consulente aziendale Diana Farrell, che ha lavorato sotto Rubin alla Goldman Sachs (ovviamente, dove altro si può lavorare se si vuole andare alla Casa Bianca?). Nel 2003, la Farrell è stata l'autrice di un famigerato documento in cui sosteneva che l'invio di posti di lavoro americani all'estero poteva essere "altrettanto vantaggioso per gli Stati Uniti quanto per il paese di destinazione, probabilmente di più".

Assieme a Summers, Furman e Farrell al NEC c'è anche il Froman citato prima, Froman ha un filo diretto doppio con il presidente e avrà l'aiuto di David Lipton, un altro che ha lavorato con Rubin al Tesoro e a Citigroup (grafico) e Jacob Lew, un ex collega a Citigroup (non stiamo scherzando) di Rubin che Obama nominato come vice direttore presso il Dipartimento di Stato sulla finanza internazionale.

Alla Commodity Futures Trading Commission, che dovrebbe regolamentare i derivati esotici sul debito che hanno distrutto le banche, Obama ha nominato Gary Gensler, un ex banchiere di Goldman Sachs (grafico), che lavorava sotto Rubin nel Casa Bianca di Clinton (non stiamo scherzando, è tutto vero, non è un film). Gensler era stato determinante a far passare il famigerato Commodity Futures Modernization Act del 2000, che ha impedito la regolamentazone degli strumenti derivati esotici sul debito, come CDO e credit-default swap che hanno giocato un ruolo decisivo nell'aprire voragini nell'economia. E come capo del potente Office of Management e bilancio, Obama nomina Peter Orszag, che è stato il primo direttore del Hamilton Project (la fondazione di Bob Rubin ovviamente di cui si è parlato sopra...lo so che ormai sembra ridicolo, ma non stiamo scherzando, è vero).

Considerate nel loro insieme queste nomine economiche con legami a Bob Rubin rappresentano l'influenza maggiore di un unico "Insider" di Wall Street nella storia del governo americano.

Mentre gli alleati di Rubin e accoliti hanno ora tutti i posti di lavoro importanti economici dell'Amministrazione Obama, gli accademici e i progressisti della campagna elettorale sono esiliati in ruoli comici. Kornbluh viene premiata per essere il capo architetto della politica economica della campagna elettorale di Obama diventando ambasciatore presso l'OCDE a Parigi così nessuno la sente più. Gooldsbee nel frattempo viene stato nominato direttore dell'"Advisoru Board per la Ripresa Economica", un ufficio che alcuni del partito Democratico chiamano la "Siberia".

Assieme a Goolsbee come presidente del "gulag" viene confinato l'ex capo della Fed, l'onesto Paul Volcker, che in campagna elettorale aveva attaccato "un'etica della l'avidità, l abuso di informazioni privilegiate, i derivati...." tra gli applausi portando voti con la sue enorme credibilità di Capo della FED che aveva sconfitto l'inflazione. L'unico populista, l'economista Jared Bernstein, detiene il titolo altisonante di capo economista e consulente politico nazionale - tranne che il l'uomo è consulenza del vice Joe Biden, che sembra più interessato a politica estera di una riforma finanziaria.

Il significato di tutti queste nomine offrono un microcosmo di ciò che il Partito Democratico ora e la sua filosofia politica attentamente articolata per anni dal Progetto Hamilton: Espandere il welfare per per proteggere le minoranze, ma permettere a Wall Street fare quello che vuole. "Bob Rubin e gli altri sono "radical chic", dice David Sirota, un ex stratega democratica. "... fanno miliardi con l'economia speculativa, ma vogliono di chiamarsi democratici bene perché sono disposti a dare un poco di più per i poveri. Questo è il modello per questo democratica Partito: Lasciate che i ricchi fanno la loro cosa, ma dare un po 'più alla fasce più derelitte".

Intanto va notato che anche i membri del team economico di Obama che hanno trascorso gran parte della loro vita al governo hanno intascato milioni, lo "CZar" economico del presidente, Larry Summers ha avuto 5,2 milioni dollari solo nel 2008 come consigliere del hedge fund D.E. Shaw e intasca un ulteriore $ 2,7 milioni solo per tenere alcuni discorsi ai managersi di Goldman Sachs e Citigroup. Summers è notoriamente amico di George Soro, che è venuto alla Casa Bianca a trovarlo da inizio anno quattro volte come risulta dai verbali della Casa Bianca e che se lo porta dietro a Davos ogni anno. Al Tesoro, Geithner ha come aiuto Sperling che ha guadagnato $887mila da Goldman Sachs l'anno prima per "consulenza in materia di carità ai poveri" e Mark Patterson, che ha ricevuto 637mila dollari come un lobbista full-time per Goldman Sachs e un altro aiutante Geithner top, Lee Sachs, che ha fatto più di 3 dollari milioni per un nuovo fondo hedge York chiamato Mariner. L'elenco potrebbe continuare all'infinito. Anche il capo dello staff di Obama, Rahm Emanuel, che è stato fuori del governo per soli 30 mesi della sua vita adulta e ha studiato solo balletto e scienze politiche e a livello "undergradate", è riuscito ad intascare 18 milioni dollari in soli tre anni entrando come partner della società di Wall Street chiamata Wasserstein Perella, di fusioni ed acquisizioni.

NESSUNO DI LORO HA MAI LAVORATO AD ALTRO CHE NON SIA SPECULAZIONE O AFFARI FINANZIARI.

Il punto è che si tratta di una squadra economica costituita esclusivamente da milionari-insider di Wall Street o da politici che fanno milioni appena escono dal governo presso le banche e gli hedge funds e non hanno assolutamente, hanno zero interesse per una riforma del sistema che li ha resi ricchi. "Non puoi aspettarti che questa gente di fare qualcosa di diverso da proteggere Wall Street", dice Rep. Cliff Stearns, un repubblicano della Florida. Pensiero chiarito dal primo discorso di Obama al Congresso, quando ha sottolineato l'importanza che gli americani continuino a prendere in prestito sempre per consumare. "Il credito è la linfa vitale dell'economia", ha dichiarato Obama, promettendo "la forza del governo federale per garantire che le grandi banche, da cui gli americani dipendono per il credito che necessitano, mantengano la loro fiducia e abbiano abbastanza soldi per estendere credito...".

Per leggere il resto in inglese visita rollingstone.com.

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