Germania, medico suicida per non partecipare al genocidio vaccinale. Vero o falso?

Pubblicato da Redazione il
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Thomas Jendges

Il dottor Thomas Jendges, amministratore delegato unico della clinica di Chemnitz, in Germania, si è suicidato gettandosi dall’edificio della clinica in cui lavorava. Aveva 55 anni, era sposato e aveva un figlio. A darne notizia, tra gli altri, la Bild.

Secondo Tag24, Jendges avrebbe scritto in una lettera-testamento che la vaccinazione in corso contro il Covid-19 utilizza “agenti di guerra biologica”.

Il quotidiano spagnolo Las Repùblicas, citando la lunga lettera di addio, sostiene che il dottor Jendges avrebbe motivato il suo gesto estremo con la volontà di non voler più far parte del genocidio attuato dalla campagna vaccinale contro il Covid-19, criticando duramente la politica di informazione messa in atto dai governi nell’affrontare la pericolosità dei vaccini, fatta di continue bugie e inganni per far credere che i vaccini sono innocui. La popolazione viene vaccinata con sieri sperimentali e letali – avrebbe scritto Jendges – che in realtà sono perlopiù degli agenti di guerra biologica creati e manipolati per quel fine e non per qualche altra utilità.

Le accuse del dottor Jendges pesano come macigni, ma saranno vere?

Secondo i cosiddetti "fact checkers", tale lettera non è mai stata mostrata e la polizia ne nega l'esistenza, per cui è presumibilmente un "fake", una notizia falsa. Non avendo prova dell'esistenza della lettera, ci atteniamo alla versione ufficiale che "la lettera non c'è". Pertanto la notizia (vera) del suicidio potrebbe essere stata manipolata per far passare il messaggio che i vaccini stanno producendo un genocidio e che l'informazione sulla pandemia è gestita dai governi.

Ma sarà vero che c’è in atto un genocidio e che i governi stanno usando i media per far passare un’informazione per così dire “pilotata”, che nasconde la pericolosità dei vaccini?

Se così fosse, non potremmo, ovviamente, usare come fonti attendibili i media mainstream, che negli ultimi due anni da generalisti sono diventati monotematici, offrendo una narrazione su pandemia, Covid-19 e vaccini a senso unico che comincia a insospettire più di una persona. Quindi diamo uno sguardo ai dati ufficiali.

Visto che stiamo parlando di media, i dati ufficiali ci dicono che con decreto 12 ottobre 2020 Definizione dei criteri di verifica e delle modalità di erogazione degli stanziamenti previsti a favore delle emittenti locali televisive e radiofoniche, pubblicato su GU Serie Generale n.279 del 09-11-2020), il governo ha stabilito:

Al fine di consentire alle emittenti radiotelevisive locali di continuare a svolgere il servizio di interesse generale informativo sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini, è stanziato nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico l’importo di 50 milioni di euro per l'anno 2020, che costituisce tetto di spesa, per l'erogazione di un contributo straordinario per i servizi informativi connessi alla diffusione del contagio da COVID-19. Le emittenti radiotelevisive locali beneficiarie si impegnano a trasmettere i messaggi di comunicazione istituzionale relativi all'emergenza sanitaria all'interno dei propri spazi informativi.

Finita qui? No!

A settembre di quest'anno sono stati stanziati altri 20 milioni di fondi per le emittenti TV e radio che trasmettono messaggi istituzionali covid (fonte: Fisco e Tasse). Qui il decreto e qui la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, a pagina 11 (vedere art. 5 a pagina 13).

Dunque, l'illazione secondo cui i governi finanziano l’informazione a senso unico sul Covid-19 parrebbe corrispondere al vero. Il governo italiano lo fa.

E per quanto riguarda il genocidio?

Sul sito della “Banca dati europea delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci” ci sono i dati relativi ai decessi attribuibili alla vaccinazione Covid-19. Riportiamo i dati al 20 novembre 2021 raccolti in tabella e suddivisi per tipologia di disturbo/patologia e per tipo di vaccino [1].

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EMA, tabella decessi per tipo di vaccino

Va tenuto presente che i dati su esposti vengono raccolti tramite farmacovigilanza passiva, cioè solo se il paziente o il suo medico curante inoltra una segnalazione agli enti preposti alla raccolta dei dati (in Italia l'AIFA) e sono perciò sottostimati rispetto a quelli che si avrebbero con la raccolta dati effettuata tramite farmacovigilanza attiva.

Stiamo comunque parlando di 30.232 morti correlati ai vaccini Covid-19. Nel 2007, il famigerato generale Ratko Mladić fu – giustamente – condannato per genocidio per il massacro di 8000 musulmani bosniaci a Srebrenica. Ora siamo di fronte a oltre 30mila morti attribuibili a farmaci tutt'ora sperimentali, in circa un anno di somministrazione nel solo ambito della UE.

Sembra che anche le asserzioni ascritte al dottor Thomas Jendges sul genocidio in corso siano fondate.

Tornando all'informazione, i media mainstream non parlano di morti da vaccino, se non in rarissimi casi per i quali, peraltro, la relazione con il vaccino è sempre “da dimostrare”. Possibile che il governo nasconda i dati sui morti causati dal vaccino per turlupinare il popolo? Non solo è possibile, è ciò che accade da due anni.

Foto del dottor Thomas Jendges: clinica Chemnitz.

 [1] ⬆︎ Abbiamo ricontrollato i dati sui decessi attribuibili alla vaccinazione Covid-19 in data 3 gennaio 2022: in 37 giorni i decessi sono aumentati del 20%, da 30232 a 36267. Per chi volesse verificare i dati personalmente, abbiamo preparato un piccolo tutorial che facilita la consultazione: Tutorial consultazione adrreports.pdf