Ritalin e Strattera tornano in Italia

Pubblicato da Redazione il
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Mentre nel mondo continuano le guerre nel nome della pace, in casa nostra, nel nome di una fumosa salute mentale, i soliti noti (FarmIndustria o BigPharma che dir si voglia) hanno deciso (o fatto decidere) di spacciare legalmente delle potentissime droghe per curare alcune malattie psichiatriche inventate che colpirebbero i nostri figli (almeno il 10% secondo i calcoli degli "esperti"). Gli effetti di questi psicofarmaci, si sa, sono ragazzi morti o ridotti a pazienti perenni dell'industria farmaceutica. Leggi il comunicato stampa di Giù le Mani dai Bambini di giovedì 8 marzo 2007 che da notizia della reintroduzione in Italia di Ritalin e Stattera: un singolare regalo dell'AIFA alle donne (e mamme) nel giorno della loro festa.

Delibera definitiva: 
da oggi Ritalin® e Strattera® tornano in Italia

Nonostante le pressioni e gli inviti alla prudenza di buona parte sia del mondo politico, che della comunità scientifica, che della società civile, anticipando di tre settimane la data della delibera annunciata pubblicamente l'altro giorno, il Consiglio d'Amministrazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), presiedeuto da una ex alta dirigente di FarmIndustria, la lobby delle multinazionali farmaceutiche, ha autorizzato in data odierna la reimmissione in commercio nel nostro Paese del contestato psicofarmaco per bambini Ritalin®, oggetto non più tardi di due settimane fa di un pesante avvertimento della Food And Drug Administration americana per i potenziali rischi di ictus, crisi maniaco-depressive, complicazioni cardiache e morte improvvisa anche su bambini in cura a normale dosaggio terapeutico.

«È una accellerata inspiegabile e gravida di conseguenze negative per la salute dei bambini - ha dichiarato Luca Poma, portavoce di "Giù le Mani dai Bambini", prima campagna indipendente in farmacovigilanza per l'età pediatrica - perché i protocolli diagnostico-terapeutici elaborati dall'AIFA e dall'Istituto Superiore di Sanità sono del tutto lacunosi ed orientati soprattutto verso la soluzione farmacologica. Nonostante l'acceso dibattito in Parlamento (sono previste nuove interrogazioni nei prossimi giorni) l'AIFA agisce come un ‘battitore libero', facendo di fatto gli interessi dei produttori: questo è scandaloso, dovranno assumersi la responsabilità di fronte al paese».

"Dura critica dall'Università "La Sapienza" di Roma: Emilia Costa (1a Cattedra di Psichiatria) dichiara: «con quest'atto avventato, l'AIFA perde la credibilità accumulata in decenni: il lavoro dell'Agenzia è gravemente parziale, sono davvero incomprensibili i motivi alla base di questa leggerezza, ed i loro pareri tecnici sono viziati da errori di fondo e validano solo quella parte di evidenze scientifiche utili per sostenere le loro tesi pro-farmaco».

Luigi Cancrini, della Commissione Parlamentare per l'Infanzia ha aggiunto: «la pillola, da sola, è certamente dannosa: allontana l'adulto dalla possibilità di comprendere il disagio del bimbo. E se proprio l'AIFA vuole effettuare queste somministrazioni di psicofarmaci, esse dovrebbero proseguire per non più di trenta giorni: niente risultati dopo un mese, e la terapia va soppressa, perché è dannosa».

Uno dei più noti psicoterapeuti italiani, Federico Bianchi di Castelbianco, dichiara: «hanno sfruttato le paure dei genitori con figli problematici per legittimare la loro assurda decisione. Queste sono "pillole dell'obbedienza", vogliono una generazione di bambini omologati».

"Giù le Mani dai Bambini"® promuoverà tutte le più opportune azioni per ricorrere contro questa decisione affrettata e lesiva dell'interesse dei minori italiani. Il Segretario Generale del Senato, Maurizio Eufemi, ha immediatamente presentato un'interrogazione urgente in Parlamento.

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