Politica

La legge sul “controllo mentale” fa male a tutti, pure a te

Pubblicato da Redazione il
Rubrica:
Image
Snoopy vignetta

«Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque mediante tecniche di condizionamento della personalità o di suggestione praticate con mezzi materiali o psicologici, pone taluno in uno stato di soggezione continuativa tale da escludere o da limitare grandemente la libertà di autodeterminazione è punito con la reclusione da due a sei anni. Se il fatto è commesso nell'ambito di un gruppo che promuove o pratica attività finalizzate a creare e sfruttare la dipendenza psicologica o fisica delle persone che vi partecipano, ovvero se il colpevole ha agito al fine di commettere un reato, le pene di cui al primo comma sono aumentate da un terzo alla metà».

Patente a punti e Stato di polizia

Pubblicato da Redazione il
Rubrica:

In uno Stato di polizia il controllo delle persone viene ossessivamente e perentoriamente demandato alle forze dell'ordine (di vario tipo), le quali hanno il compito tassativo di reprimere la disubbidienza e il dissenso. In uno Stato di polizia non esiste il libero arbìtrio né la libera volontà dell'individuo, essendo queste facoltà sostituite dal volere autoritario degli esercenti il potere.

Categoria:

Spinello: i pro e i contro del DDL

Pubblicato da Redazione il
Rubrica:

Il governo si appresta a votare un disegno di legge per la lotta alla tossicodipendenza. Qui di seguito pubblichiamo due articoli che ne danno l'annuncio su due diversi quotidiani. La questione è delicata. La droga è innegabilmente una piaga sociale che va risolta. Su questo siamo d'accordo in tanti, se non tutti. Tuttavia sul metodo l'accordo svanisce. Il governo sembra prediligere un approccio machiavellico secondo cui il fine giustifica i mezzi.

Categoria:

C'era una volta la libertà

Pubblicato da Redazione il
Rubrica:

C'era una volta la libertà..., potrebbe essere il titolo di una favola. Sì, perché quando si parla di libertà si parla di una bella favola. Da piccoli si crede fermamente che la propria vita sarà costellata da principi e principesse, castelli d'orati, giustizia, libertà: tutte belle favole che finiscono con il fatidico «... e vissero felici e contenti...». Ma poi, crescendo, la fede nelle favole se ne va', almeno per buona parte di noi, lasciando il posto a una realtà assai meno idilliaca. Una delle favole più utilizzate dalla "propaganda" è quella della libertà: «Vota per Pinco Pallino e lui lavorerà per la libertà di tutti!». Favole, appunto.