Manipolazione: come funzionano realmente i mercati

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Wall Street va ripetendo che i mercati si muovono in modo casuale riflettendo l'opinione collettiva degli investitori. La verità è l'esatto contrario. La mano visibile del governo e gli insider (persone che hanno accesso a informazioni riservate) controllano i mercati e li manipolano al rialzo o al ribasso a scopo di profitto, sia che si tratti di azioni, obbligazioni, materie prime o valute.

Si tratta di frode finanziaria o di ciò che l'ex insider di alto livello di Wall Street ed ex Assistente Segretario HUD (Housing and Urban Development - Edilizia e sviluppo urbano) degli Stati Uniti, Catherine Austin Fitts, chiama "pump and dump" (gonfia e getta), che è definito come "gonfiare artificialmente il prezzo di un'azione o altro investimento attraverso la sua promozione, allo scopo di venderlo al prezzo gonfiato", e quindi di trarre ulteriore profitto vendendolo allo scoperto durante la discesa del prezzo (si vende al prezzo corrente titoli "presi a prestito" che verranno pagati in seguito dopo che hanno perso di valore). "Questa pratica è illegale in base alla legge sui titoli di borsa eppure è prassi comune" e con l'attuale volatilità dei mercati è probabile che accada quotidianamente.

Perché? Perché i profitti sono enormi, sia nei tempi buoni sia in quelli cattivi e quando portati all'estremo come accade ora, Fitts parla di pump and dump dell'intera economia americana, che consiste nell'abbindolare il pubblico e portargli via trilioni di dollari. Non è soltanto "un processo ideato per spazzar via la classe media; è un genocidio (con altri mezzi), una versione molto più sottile e letale di quanto sia mai stato perpetrato dai furfanti dei nostri libri di storia".

Fitts spiega che ciò che sta accadendo è molto di più della manipolazione del mercato. Lei descrive "un colpo di stato finanziario comprendente edilizia fraudolenta (più altre bolle), schemi di pump and dump, vendite allo scoperto senza i mezzi di copertura, soppressione dei prezzi dei metalli preziosi e intervento attivo nei mercati da parte del governo e della banca centrale" in combutta con gli insider. Si tratta di un'alleanza governo-affari per ottenere enormi profitti attraverso "legislazione, contratti, regolamentazione (o sua assenza), finanziamenti e sussidi". Nel complesso si tratta di manipolare il gioco a beneficio dei potenti, mentre si danneggia il pubblico in modo così astuto che pochi si accorgono di ciò che sta accadendo.

Meccanismi di manipolazione dei mercati - Il Plunge Protection Team (Squadra per la protezione dai crolli dell'economia)

Nel marzo 1989 l'Ordine Esecutivo 12631 del Presidente Ronald Reagan creava il Working Group on Finacial Markets (WGFM, gruppo di lavoro sui mercati finanziari), comunemente noto come Plunge Protection Team (PPT). Consisteva dei seguenti funzionari o dei loro delegati: 
-    il Presidente degli Stati Uniti; 
-    il Segretario al Tesoro come presidente del team; 
-    il presidente della Federal Reserve (FED); 
-    il presidente della Commodity Futures Trading Commission (commissione sul commercio dei futures sulle materie prime, nata per regolare i mercati dei futures e delle opzioni negli USA).

Nella sezione 2 i suoi "Scopi e funzioni" erano dichiarati essere:

(2) "Riconoscendo gli obiettivi di migliorare l'integrità, efficienza, disciplina e competitività dei mercati finanziari della nostra nazione e di mantenere la fiducia degli investitori, il Working Group identificherà e prenderà in considerazione:

  1. le principali questioni sollevate dai numerosi studi sugli eventi riguardanti il crollo del mercato del 19 ottobre 1987 e le raccomandazioni che possano fare raggiungere gli obiettivi sopra citati;
  2. le azioni del governo (e di altri) che, in base alle leggi e ai regolamenti esistenti, ... siano appropriate per realizzare queste raccomandazioni".

Nell'agosto 2005 i titolari della canadese Sprott Asset Management (SAM) John Embry e Andrew Hepburn titolarono il loro rapporto sugli interventi nascosti del governo USA nei mercati: "Fatti da parte Adam Smith - La mano visibile dello zio Sam" con l'intento di impedire "un declino destabilizzante del mercato azionario. Questo gruppo, comprendente agenzie chiave governative, le borse e le grandi società di Wall Street, è importante perché il governo non ha mai ammesso la presenza del settore privato nel Working Group" né fa cenno al fatto che la manipolazione funziona in entrambe le direzioni: per impedire o per creare il panico.

"La mitologia corrente vuole che i prezzi azionari salgano e scendano sulla base delle sole forze del mercato. Tale convinzione appare essere seriamente sbagliata... E mentre la retorica ufficiale continua a conformarsi alla tesi del mercato libero, la manipolazione è diventata sempre più palese... con la partecipazione attiva di selezionate banche d'investimenti e case di brokeraggio", ovvero i giganti di Wall Street.

Nel 2004, i titolari del Texas Hedge report, Steven McIntyre e Todd Stein, dissero "Quasi ogni operatore di borsa del NYSE (New York Stock Exchange), NYMEX (New York Mercantile Exchange), CBOT (Chicago Board of Trade) e CME (Chicago Mercantile Exchange) ammetterà di avere visto il PPT in azione in una forma o nell'altra nel corso degli anni" - violando la nozione tradizionale che i mercati si muovano casualmente riflettendo l'opinione popolare.

Peggio ancora, secondo Embry e Hepburn della SAM, "l'indisponibilità del governo a rivelare le sue attività ha reso molto difficile aprire un dibattito sui meriti di tale politica" - ammesso che ce ne siano.

Inoltre, "praticamente nessuno menziona pubblicamente gli interventi del governo... La nostra preoccupazione principale è che ciò che apparentemente iniziò come una misura temporanea si sia trasformato in una situazione di grave rischio morale".

La cosa peggiore di tutte è che, se il governo e Wall Street colludono per gonfiare e sgonfiare i mercati, gli individui e le piccole case d'investimento possono essere calpestati, ciò che è accaduto esattamente a fine 2008 e inizio 2009, con molto altro che deve ancora accadere mentre la crisi più grave dopo la Grande Depressione farà il suo corso per ancora molti mesi.

Ciò detto, il PPT potrebbe essere chiamato più appropriatamente PPDT - Plunge Protection/Destruction Team, secondo la direzione in cui si muovono i mercati in qualsiasi momento. Investitori, siete avvisati.

La manipolazione dei mercati è un evento ordinario vecchio quanto gli investimenti. Soltanto gli strumenti sono più sofisticati e le cifre in gioco sono più grandi. Nel suo libro "Morgan: finanziere americano", Jean Strouse spiegò il ruolo che ebbe Morgan nel Panico del 1907, che fu il risultato della speculazione sulla borsa e sugli immobili e causò il crollo dei mercati, l'assalto agli sportelli delle banche e l'isteria. Per ripristinare la fiducia, JP Morgan e il Segretario al Tesoro organizzarono un gruppo di finanzieri che trasferisse fondi alle banche in difficoltà e comprasse azioni. A quel tempo, correva voce che loro stessi avessero orchestrato il panico per averne profitti speculativi e raggiungere i propri obiettivi principali:

  • la National Monetary Commission del 1908 per stabilizzare i mercati finanziari come anticipazione della Federal Reserve e
  • la riunione a Jekyll Island del 1910 dove potenti figure della finanza si incontrarono in segreto per nove giorni e crearono il cartello bancario privato noto come Federal Reserve System, poi istituito dal Congresso il 23 dicembre 1913 e firmato come legge da Woodrow Wilson.

Morgan morì all'inizio di quell'anno, ma ebbe immensi profitti dal Panico del 1907. Esso gli permise di espandere il suo impero dell'acciaio acquistando la Tennessee Coal e la Iron Company per circa 45 milioni di dollari, attività che erano valutate intorno ai 700 milioni. Oggi tali manovre sono più che mai diffuse sulla scia della crisi economica globale, che dà ai banchieri l'opportunità di comprare proprietà a basso costo con il contante ricevuto per il proprio salvataggio. Con l'aiuto della manipolazione del mercato attuata dal PPT, è più facile che mai.

Il professore Itay Goldstein della Wharton School presso l'Università della Pennsylvania e il professore Alexander Guembel della Wharton e di Oxford hanno discusso della manipolazione dei prezzi nel loro articolo "La manipolazione e il ruolo allocativo dei prezzi". Hanno mostrato come gli operatori spingono i prezzi al ribasso attraverso "bear raid" (temporanee fasi di rialzo durante una lunga tendenza in ribasso) e concludevano:

"Noi di base abbiamo descritto una teoria di come funziona la manipolazione di un bear raid... Ciò che mostriamo qui è che vendendo (un'azione o, più efficacemente, un'azione allo scoperto), si ottiene un reale effetto sull'azienda. La connessione con il valore reale è il nuovo fattore... Questo è l'elemento cruciale", ma affermano che il processo può funzionare solo durante la discesa delle quotazioni, non per farle salire.

Di fatto, la compravendita programmata di alti volumi, le raccomandazioni degli analisti, le opinioni positive o negative dei media e altri espedienti causano la salita o la discesa dei mercati.

Un altro fattore chiave è che la quotazione di borsa e il valore effettivo di un'azienda possono essere assai divergenti. In altre parole, aziende sane o malate possono essere molto sopravvalutate o sottovalutate in funzione delle condizioni del mercato e dell'economia e di come gli operatori manipolatori desiderano che siano valutate, nel breve o nel lungo termine.

L'idea che i prezzi delle azioni rifletta il vero valore dell'azienda o che i mercati si muovano in modo casuale (su o giù) è una stupidaggine. Non lo hanno mai fatto e più che mai non lo fanno ora.

L'Exchange Stabilization Fund (ESF - fondo di stabilizzazione del cambio)

Il Gold Reserve Act (atto sulla riserva in oro) del 1934 creò l'ESF del Tesoro USA. La sezione 7 degli Accordi di Bretton Woods del 1944 rese permanente la sua funzione. Come stabilito in origine, il Tesoro gestiva il Fondo fuori dalla supervisione del Congresso "per impedire che forti oscillazioni del tasso di cambio del dollaro turbassero i mercati finanziari" attraverso manipolazioni. Le sue funzioni oggi includono la stabilizzazione delle valute estere, la concessione di linee di credito a governi esteri e, nel settembre 2008, garantire fondi per il mercato monetario contro perdite fino a 50 miliardi di dollari.

Nel 1995 l'amministrazione Clinton utilizzò il fondo per fornire al Messico una linea di credito di 20 miliardi di dollari per stabilizzare il peso in un momento di crisi economica. Le precedenti amministrazioni concessero prestiti o linee di credito a Cina, Brasile, Ecuador, Islanda e Liberia. Il sito web del Tesoro afferma anche che:

"Secondo la legge, il Segretario ha notevole discrezionalità nell'uso delle risorse dell'ESF. Il fondamento legale dell'ESF è il Gold Reserve Act del 1934. Come emendato verso la fine degli anni '70, ... il Segretario, con l'approvazione del Presidente, può trattare oro, valute estere, altri strumenti di credito e titoli".

In altre parole, l'ESF è un fondo calderone per qualunque scopo il Tesoro desideri perseguire, inclusi quelli che può non voler rivelare, come manipolare i mercati, destinare fondi all'IMF (Fondo Monetario Internazionale) e fornire loro i lacci per tenere al guinzaglio i debitori, come spiega il sito del Tesoro:

"... il Tesoro ha spesso legato la disponibilità di finanziamenti ESF all'utilizzo, da parte del debitore, degli strumenti di credito dell'IMF, sia per sostenere il ruolo dell'IMF sia per rafforzare le garanzie di puntuali rimborsi del finanziamento ESF.

Il Counterparty Risk Management Policy Group 
(gruppo per la gestione del rischio della controparte)

Istituito nel 1999 nella scia della crisi del fondo Long Term Capital Management (LTCM), esso manipola i mercati a vantaggio dei giganti di Wall Street e degli insider di alto livello. Secondo una fonte, aveva il compito di imbrigliare future crisi:

  • permettere ai giganti tra le istituzioni finanziarie di colludere attraverso attività programmate di compravendita su vasta scala per muovere i mercati al rialzo o al ribasso a loro piacimento;
  • soccorrere i propri membri in difficoltà finanziarie;
  • manipolare i mercati a breve o lungo termine con l'approvazione del governo e a spese dei piccoli investitori, lasciati totalmente all'oscuro e spesso rimasti schiacciati.

Nell'agosto 2008 il CRMPG III pubblicò una relazione dal titolo "Contenimento dei rischi sistemici: la strada verso la riforma". Era ingannevole in base al suo contenuto, che dichiarava che il CRMPG "era stato ideato per focalizzare principalmente la sua attenzione sui passi da intraprendere da parte del settore privato per ridurre la frequenza e/o gravità dei futuri shock finanziari, riconoscendo allo stesso tempo che tali shock futuri erano inevitabili, in parte perché è letteralmente impossibile prevedere i tempi specifici e i fattori scatenanti di tali eventi".

Di fatto, il "settore privato" crea "shock finanziari" per aprire mercati, eliminare la concorrenza e consolidare un maggiore potere attraverso l'acquisto a basso costo delle attività danneggiate. La storia finanziaria offre numerosi esempi di come depredare i deboli, schiacciare la concorrenza, socializzare i rischi, privatizzare i profitti, ridistribuire la ricchezza verso l'alto a un'oligarchia finanziaria, creare "economie a pedaggio" vincolate al debito secondo Michael Hudson e in generale "pranzare gratis" a spese del pubblico.

Il CRMPG spiega gli eccessi e le crisi della finanza in questo modo:

"In definitiva, la loro causa di fondo... sia nella fase crescente sia nella fase discendente del ciclo, è il comportamento umano collettivo: l'ottimismo sfrenato durante la salita e la paura durante la discesa, il tutto in un ambiente in cui è letteralmente impossibile prevedere quando l'ottimismo darà origine alla paura o la paura darà origine all'ottimismo...".

"Ciò che serve, perciò, è una forma di iniziativa privata che sia di complemento alla sorveglianza ufficiale nell'incoraggiare pratiche a livello nazionale che aiuteranno a mitigare i rischi sistemici. Le raccomandazioni del Report sono state formulate con in mente quell'obiettivo".

In altre parole, lasciamo che siano le volpi a fare la guardia al pollaio, in modo da inventare nuovi metodi di estrarre profitti (un "pranzo gratis") in quantità sempre crescente "nell'interesse dell'aiutare a contenere i fattori di rischio sistemico e promuovere maggiore stabilità".

O, come Orwell avrebbe potuto dire: l'instabilità è stabilità, creare rischio sistemico è contenerlo, terreni di gioco in pendenza sono in piano, spremere il massimo profitto è distribuirlo e ciò che avvantaggia i pochi aiuta tutti.

Michael Chossudovsky spiega che: "scatenare il collasso del mercato può essere un'impresa ad altro profitto. (Le prove suggeriscono) che gli organi di controllo della Security and Exchange Commission (SEC - commissione di controllo delle borse USA) hanno creato un ambiente che supporta le transazioni speculative attraverso i futures, le opzioni, i fondi legati a indici, i titoli derivati (e le vendite allo scoperto) ecc. che danno profitto quando il mercato azionario va in pezzi... la conoscenza in anticipo e le informazioni dall'interno (creano opportunità di profitti d'oro per) potenti speculatori" capaci di spostare i mercati in alto o in basso all'insaputa del pubblico.

Come conseguenza, la concentrazione della ricchezza e "il potere finanziario che risulta dalla manipolazione dei mercati non ha precedenti", mentre vengono decimati i risparmi, gli IRA (conti pensione individuali), le pensioni, i 401k (risparmi a scopo pensionistico) e il futuro dei piccoli risparmiatori.

Decostruzione dei cosiddetti "segni di ripresa"

I cosiddetti "segni di ripresa" sono strombazzati quotidianamente dai grandi media per indurre gli sprovveduti a credere che la crisi economica globale stia calando e che sia in corso la ripresa. Non è così secondo l'analista dei mercati di lunga esperienza Bob Chapman, che definisce i "germogli verdi" (i segni di ripresa) come "edera velenosa" (toxicodendron radicans, assai diversa dalla comune edera) e mentre secondo l'economista Nouriel Roubini, i presunti germogli sono "erbacce gialle" in un momento che vede davanti molte altre difficoltà.

Da molti mesi, e in un recente commento, Roubini fa riferimento alla "peggiore crisi finanziaria, crisi economica e recessione dalla Grande Depressione... oggi il consenso sta diventando di nuovo ottimistico e dice che passeremo da una crescita del -6% a una crescita positiva nella seconda metà del 2009... la mia percezione è molto più ribassista... I problemi del sistema finanziario sono gravi. Molte banche sono tuttora insolventi".

Stiamo "accumulando debito pubblico sopra il debito privato per socializzare (ovvero statalizzare) le perdite: e a un certo punto la spina dorsale del bilancio statale è destinata a spezzarsi, se ciò accade è un disastro". Se anche non accade, Roubini, Chapman e altri considerano sconfortanti i rischi che ci attendono. Quanto alla recente crescita delle quotazioni azionarie, entrambi la definiscono una "ripresa per creduloni" che si invertirà man mano che l'economia americana continua a contrarsi e il sistema finanziario soffrirà di shock imprevisti o manipolatori.

L'analista di mercato assai rispettata Louise Yamada concorda. Come Randall Forsyth ha riportato nel numero del 25 maggio della rubrica Wall Street Su e Giù di Barron's:

"È quasi inspiegabile il grado in cui il periodo 2002-08 ha seguito le orme del 1932-38, ha scritto Yamada nella sua ultima nota ai clienti". La sua "ipotesi alternativa" mette a confronto questo mercato strutturalmente al ribasso con il periodo 1929-42:

-    "il collasso delle dot-com (le aziende della bolla Internet) è analogo al Grande Crollo e ai suoi strascichi", seguito dal recupero del 2003-07 simile al 1933-37; 
-    poi il collasso del tardo 2008 - inizio marzo 2009 ricalca la traiettoria 1937-38, seguita da un forte rialzo molto simile a quello odierno: 
-    dopo di che, nel novembre 1938, il mercato è crollato del 22%, seguito da una crescita del 26% e da una serie di ulteriori alti e bassi: giù del 28%, su del 23%, giù del 16%, su del 13% e un declino finale del 29% nel 1942; 
-    dal livello alto del 1938 ("analogo a dove ci troviamo ora" dice Yamada), i prezzi delle azioni crollarono del 41% al livello basso finale.

Siamo della stessa opinione dichiarata dai bagarini del mercato? Non secondo Yamada, prima classificata tra i suoi pari nel 2001, 2002, 2003 e 2004 quando lavorava alla divisione Smith Barney di Citigroup. Dal 2005 ha guidato la sua personale società di ricerca.

Lei dice che i mercati strutturalmente al ribasso durano tipicamente dai 13 ai 16 anni, quindi quello attuale ha molta strada davanti a sé prima di "completare il processo di riparazione". Definisce il rimbalzo corrente come un "salto con l'elastico", molto tipico dei mercati al ribasso. Ne accaddero parecchi durante la Grande Depressione, otto soltanto tra il 1929 e il 1932, alcuni ingannevolmente forti.

Aspettatevi che oggi i manipolatori del mercato, andando avanti, producano una simile azione sui prezzi, in modo da arricchirsi calpestando gli sprovveduti, mal consigliati su come impedire che i loro dollari diventino monete da un quarto o da un decimo.

Stephen Lendman 
29 maggio 2009

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