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Quegli intrecci perversi tra industria e boss universitari

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A seguito dello scandalo Glaxo, il quotidiano Il Giorno ha pubblicato una interessante intervista allo psichiatra Camillo Valgimigli secondo il quale «... nel giro di pochi giorni, l'industria farmaceutica passerà per vittima». Valgimigli denuncia anche che «Nell'ambito della psichiatria e della neuropsichiatria infantile in particolare, la strategia dell'industria è arrivata ad inventarsi nuove patologie per catturare persone sane.

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Glaxo: la farmatruffa

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GlaxoSmithKline

Pubblichiamo due articoli che illustrano brevemente l'entità e le modalità del fenomeno. Oggi 14 febbraio 2003 alcuni quotidiani davano notizia che lo scandalo della truffa farmaceutica è approdato anche negli Stati Uniti d'America, e anche lì la principale protagonista sarebbe la GlaxoSmithKline. Tutto questo "baccano", però, ci crea sentimenti contrastanti: da un lato ci fa piacere che una tale "cattiva abitudine" venga smascherata e denunciata all'opinione pubblica. Dall'altro lato non capiamo come mai salti fuori solo adesso e solo per la Glaxo; lo si è sempre saputo, e non è un vezzo esclusivo della Glaxo o dei Poggiolini-De Lorenzo. Non sarà per caso solo un'abile operazione di marketing per "fissare" indelebilmente il marchio nelle menti del volgo? Oppure un'operazione atta a perorare qualche "necessità speciale" o qualche "legge speciale"? Ai posteri...

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Il businness della salute

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A livello mondiale quello farmaceutico è un business da 400 miliardi di dollari (dati riferiti al 2001-2002). Tradotto in euro fanno circa 410 miliardi. Ulteriormente tradotto in vecchie lire (per avere un termine di paragone familiare) superano abbondantemente gli 800mila miliardi. Una cifra colossale creata con delle "minuscole pillole".

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Ritalin, l'altra faccia del farmaco

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Da: Gazzetta di Modena

Il Ritalin? Un modo comodo, anzi una scorciatoia, per evitare di guardare in faccia alla complessità del nostro mondo, un metodo pratico per certi insegnanti per sbarazzarsi di un problema inquietante e soprattutto un prodotto di consumo legato al mercato farmaceutico. È quanto emerso dall'incontro di ieri al Corni intitolato «Una pillola di troppo».

MODENA mercoledì 3 ottobre 2001, S. Gerardo

Caso Lipobay, indagati i vertici della Bayer

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Rischiano fino a 12 anni di carcere quattro dirigenti della Bayer accusati di «disastro doloso aggravata» nell'inchiesta sulla diffusione del Lipobay, il farmaco anticolesterolo prodotto dalla multinazionale di Leverkusen, ritenuto responsabile della morte di almeno 52 pazienti in tutto il mondo. Il Lipobay è stato ritirato dal commercio per i suoi disastrosi effetti collaterali nell'agosto del 2001. L'ipotesi di reato, che era di disastro colposo all'avvio dell'inchiesta, si è «aggravata» dopo le ultime perquisizioni ordinate dal procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, nella filiale italiana della multinazionale, i cui dirigenti non sono però indagati. Le responsabilità, infatti, sarebbero riconducibili soltanto alla casa madre tedesca.

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Scandalo università - psicofarmaci

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Ha suscitato non poco scalpore un articolo-inchiesta uscito, in questi ultimi giorni, sul giornale britannico The Guardian, sulla spregiudicata politica di commercializzazione degli psicofarmaci, soprattutto antidepressivi. In particolare, lo scandalo denunciato dal Guardian si riferisce al fatto che taluni ricercatori universitari ricevono rilevanti somme di denaro da importanti ditte farmaceutiche, per articoli pubblicati su riviste scientifiche, nei quali vengono decantate le proprietà terapeutiche di nuovi psicofarmaci, prodotti dalle ditte stesse. L'aspetto più sconcertante di tale vicenda è che i veri autori di questi articoli non sarebbero, in realtà, i professori universitari che li hanno firmati, bensì gli uffici di propaganda delle stesse ditte produttrici degli psicofarmaci.

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Prozac rivisitato

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Proprio mentre il brevetto di 14 anni sul Prozac sta per scadere e il produttore del farmaco, la Eli Lilly & Co., si sta preparando a lanciare una nuova versione, sono venute alla luce una quantità di evidenze che rivelano il lato oscuro dell'antidepressivo.

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