La giusta fine di un progetto liberticida

Pubblicato da Redazione il
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Ecco una buona notizia che merita di essere messa in risalto. Lo stato di diritto ha vinto contro i presunti diritti della stato. Le libertà sancite dalla Costituzione italiana restano "libere".

Tratto da FREE SOULS

La giusta fine di un progetto liberticida

Il disegno di legge "disposizioni concernenti il reato di manipolazione mentale" (n. 1777 - 800) è stato tolto dal calendario dei lavori del Senato.

28 settembre 2005, di Ernest

Secondo un comunicato stampa un largo merito è dovuto al capogruppo dei Verdi, on. Stefano Boco, "la richiesta ... è stata accolta anche dagli esponenti della maggioranza, che si sono finalmente resi conto di quanto pericoloso e liberticida fosse il disegno di legge".

Il progetto di controllo sociale che nel disegno era rappresentato, è caduto davanti la ferma opposizione di una maggioranza di cittadini elettori sorprendentemente uniti solo dalla consapevolezza che il disegno di legge - visibilmente e totalmente inutile per quanto riguardava il suo "scopo" dichiarato - costituiva una aggressione ai diritti di libertà garantiti dalla carta costituzionale e, "giocando" con le parole e i termini, con colpevole superficialità, reintroduceva di fatto un reato, il plagio, dichiarato incostituzionale nel 1981. Lo reintroduceva con l'uso di proposizioni o termini come "tecniche di condizionamento della personalità"; "suggestione"; mezzi "psicologici"; stato di soggezione continuativa"; "limitare grandemente la libertà di autodeterminazione"; "gruppo"; "attività finalizzate a creare o sfruttare"; "dipendenza psicologica" ...una sequenza di concetti e termini che costituivano e costituiscono un procedere "attraverso le cose oscure verso le cose oscure", un procedere tragico e dannato perché norma incriminatrice, che reintroduce un reato pesantemente sanzionato. Un procedere verso la rovina della società civile.

D'altro canto non si pensa mai che il reato promosso possa poi essere applicato a sé, possa servire a sopprimere la propria libertà; non si pensa mai che la suggestione e i mezzi psicologici possono essere bellamente rintracciati nel modo di comportarsi o nella dottrina o nell'ideologia professata dagli stessi promotori; non si pensa mai che la prima vittima della pretesa norma possa essere il mago Aleff (o comunque non lo pensa lui)!

La nostra è una fragile democrazia. Una democrazia ancora incompiuta, faticosamente emersa a poco a poco fra molti storici integralismi e continuamente insidiata da lobbies interessate a tutto meno che alla libertà. Una democrazia paradossale nella sua sopravvivenza.

Prendiamo atto con piacere che una legge liberticida non è stata approvata, ma siamo consapevoli che tocca definitivamente a noi, a tutti gli uomini di buona volontà, dire con forza, con rinnovata forza quel "no". Tocca a noi vigilare perché quella legge non ricompaia da qualche altra parte, con altre parole, portata in una aula semivuota o distratta, in qualche legislatura, tocca noi ottenere che la libertà di pubblicamente credere o non credere non sia vulnerata e sia considerata il bene più prezioso quello che differenzia una tirannia da una democrazia, quello che solo circonda la verità e la innalza a società civile. Tocca a noi scoprire dietro le rivendicazioni di libertà (tutti i disegni di legge liberticidi sono presentati come promozione della libertà), la realtà dell'oppressione, della censura, dell'intolleranza ...

E tocca a noi dire con forza "il NO, della libertà".

Comunicato stampa

VERDI: BOCO, AL SENATO AFFOSSATO DDL SU REATO DI PLAGIO È SCOMPARSO DAL CALENDARIO DEI LAVORI (ANSA) - ROMA, 23 set -Scompare dal calendario dei lavori del Senato il disegno di legge ''Disposizioni concernenti il reato di manipolazione mentale'', la cui discussione generale si era conclusa lo scorso giugno e che aveva visto da subito la ferma opposizione dei senatori Verdi, in particolare del capogruppo Stefano Boco e del loro rappresentante in commissione Giustizia Giampaolo Zancan. È stato proprio Boco, nell'ultima conferenza dei capigruppo, a chiedere che il provvedimento che avrebbe reintrodotto in Italia il reato di plagio fosse tolto dall'ordine del giorno: "la nostra richiesta - spiega il capogruppo dei Verdi - stavolta è stata accolta anche dagli esponenti della maggioranza, che si sono finalmente resi conto di quanto pericoloso e liberticida fosse il disegno di legge. Dopo una battaglia iniziata in Aula in completa solitudine, questo affossamento è senza dubbio una vittoria dei Verdi''. Il disegno di legge, che con ''termini vaghissimi quali condizionamento e soggezione configurava un reato punibile con la reclusione da due a sei anni'', era stato oggetto di numerose critiche, da parte - tra gli altri - di 40 sociologi della religione, della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, del Movimento degli psicologi indipendenti. ''Ignorando completamente la celebre sentenza della Corte Costituzionale che nel 1981 espunse il reato di plagio dal codice penale - spiega Stefano Boco - il disegno di legge contro la manipolazione mentale con la sua forte indeterminatezza metteva a rischio qualsiasi rapporto che implichi una forte interrelazione psichica: medico - paziente, psicologo e suo assistito, e ovviamente la conversione indotta dalla predicazione e dall'esempio, andando così a ledere la stessa libertà religiosa''. ''Ribadisco - aggiunge Boco - che non si dà giustizia a chi la cerca soffocando i diritti dei cittadini: chi imbroglia, chi truffa, chi abusa della credulità popolare va punito, ma per questo esistono altre norme''. (ANSA). CP 23-SET-05 16:49 NNNN