Il mercato dei bambini

Pubblicato da Redazione il
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La litania delle trovate di marketing psichiatrico, prosegue. Siamo ad una nuova puntata. Colti da un'ondata di critiche e rimbrotti, proteste e dissensi, rimediati nel tentativo di diffondere il verbo dell'ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), provano oggi ad aggirare l'ostacolo, verso la meta finale, il mercato di bambini, usando argomenti teoricamente più accettabili al pubblico italiano.

I bambini italiani sono depressi! Almeno il 20 % lo è... forse molti di più... E non se ne rendono conto! Si, perchè alla loro età la depressione si manifesta (e questa è la notizia nella notizia!) con piccole lamentele e piccoli disturbi fisici (guarda caso quelli che comunemente accompagnano la crescita e che gran parte dei bambini hanno e che spariscono da soli col tempo). E il 2 % sono affetti da, anzi il 4 %, no, scusate sono il 12 %, ma no, il 18, forse di più.... La scienza, e si comprende anche la scienza medica, non procede per affermazioni altisonanti o per dichiarazioni di personaggi "illustri". 
Chi produce un'affermazione dovrebbe essere in grado di dimostrarla.

Una prima annotazione: vi siete mai chiesti perché ci sia così tanto bisogno di affermare che la depressione è veramente una malattia? 
Perché non c'è una campagna di marketing identica sulla varicella o sulla malaria? 
Semplice, perché di queste ne abbiamo le prove scientifiche (anatomia patologica ed esami strumentali) e della prima no. 
In campo scientifico servono prove inconfutabili, non dichiarazioni autorevoli; o si preferirebbe forse un atteggiamento succube / fideistico?

Mentre Galileo si rivolta nella tomba, i propagatori di alcune verità psichiatriche, proclamate con arroganza pari solo alla inconsistenza di prove scientifiche oggettive, paiono ignorare (volutamente o per mancanza di conoscenza) che le diagnosi in ambito psichiatrico non si fondano su criteri oggettivi (come invece accade in medicina - esami ematochimici, radiologici, anatomia patologica, ecc.), quanto unicamente su criteri soggettivi, sui quali gruppi di psichiatri si sono accordati.

Siamo ormai giunti, di fatto, alla elezione di "nuove" patologie approvate per voto, ed alla creazione di "nuove patologie psichiatriche", per alzata di mano; procedura adottata proprio dai membri della American Psychiatric Association nella formulazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. È come se un gruppo di medici o di altri cittadini si riunisse e decidesse a maggioranza se il colera o l'ulcera gastrica siano o meno malattie.

Anche le griglie per i criteri diagnostici vengono stabilite a tavolino. Perciò è sufficiente allargare la griglia e si può giungere a diagnosticare come depressi o schizofrenici percentuali variabili di fasce della popolazione, teoricamente raggiungendo anche il 100%. Quanti vitelli grassi ho nel recinto? 
Risposta: tutti quelli che non riescono a passare tra le sbarre. Basta decidere di stringere le sbarre e potremmo avere moltissimi vitelli grassi, pronti al macello. Questi sono principi di una tale ovvietà che risulta veramente difficile metterli in discussione, persino partendo dal presupposto che chi li contesta ignori completamente la notevolissima letteratura in merito, dai testi del Prof. Thomas Szasz in poi.

Nell'esempio precedente ho volutamente utilizzato i vitelli, per giungere al macello. Perché laddove questi criteri e procedure sono stati applicati, ci si confronta oggi con bambini e adolescenti morti. Seguendo infatti questa procedura si possono diagnosticare come depressi o affetti da ADHD o da qualsiasi altra patologia mentale, percentuali enormi di bambini. Ciò è già stato attuato negli USA, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Sono diminuiti i problemi dei bambini e degli adolescenti? Il rendimento scolastico è forse aumentato? La violenza nelle scuole è calata? Si sono ridotti i suicidi? 
La risposta è NO, per tutte queste domande; anzi i problemi sono aumentati, il rendimento scolastico è in calo, la violenza è salita vertiginosamente, i suicidi sono aumentati di 3 o 4 volte a seconda del periodo preso in esame (e parliamo di meno di dieci anni).

Continuare a proclamare cifre iperboliche di bambini e adolescenti relativamente a patologie psichiatriche è un esercizio assai pericoloso. Se anche in Italia in futuro vi saranno vittime tra i bambini e gli adolescenti, direttamente causate dall'indiscriminato utilizzo di diagnosi psichiatriche e conseguente prescrizione farmacologica, sapremo a chi chiederne conto, poichè a questa campagna partecipano anche politici (pochi per fortuna) e qualche media. 
Ciò vale inoltre anche in sede elettorale, tenuto conto del sistema uninominale. L'associazione che presiedo, è apartitica e potrà forse essere piccola con le sue poche migliaia di associati, ma siamo connessi a molte altre associazioni, per un totale di più di 9 milioni di cittadini italiani. Ci assumiamo l'impegno, sin da ora, di portare alla conoscenza del maggior numero possibile di cittadini italiani le rispettive posizioni.

Dr. Roberto Cestari 
Presidente CCDU - onlus 
www.ccdu.org - www.cchr.org


Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.